Intelligenza Artificiale e digital marketing, la comunicazione “fai da te” non paga
Sembra poter fare proprio tutto questa intelligenza artificiale: scrivere testi, suggerire strategie, creare da zero contenuti, e chi più ne ha più ne metta. I suoi livelli di sofisticazione, negli ultimi anni, stanno raggiungendo davvero livelli inimmaginabili; eppure, in un settore così cruciale come quello della comunicazione digitale, affidarsi a un cervello artificiale per la gestione delle strategie digitali non è la scelta migliore. Il digital marketing è una cosa seria e l’improvvisazione non paga.
Perché intelligenza artificiale e digital marketing non vanno d’accordo? Ve lo spieghiamo in queste righe (scritte da un umano).
Intelligenza artificiale per la gestione dei social, il ruolo della creatività umana
È chiaro che l’IA possa offrire analisi dettagliate e un certo grado di automazione nella gestione della comunicazione digitale di un’azienda. Nessuno lo mette in dubbio.
Ma quando dovrete definire la strategia digitale e ideare un piano editoriale veramente efficace, nulla potrà mai sostituire la creatività, l’intuizione e l’empatia umana.
Sono queste le vere frecce all’arco di ogni azienda che voglia veramente connettere il proprio brand con il pubblico in modo duraturo. Usare l’intelligenza artificiale per la gestione dei social e per il digital marketing preclude tutto questo.
Le campagne pubblicitarie guidate dall’IA, in alcuni casi, possono ottimizzare i dati e personalizzare i messaggi ma solo l’estro creativo umano può creare contenuti autentici e risonanti.
I potenziali clienti, infatti, cercano connessioni emotive e sono attratti da argomenti e tematiche sempre nuove in base ai trend. Per questo le strategie di comunicazione digitale hanno bisogno di essere pensate da professionisti umani capaci di intercettare queste tendenze.
Contenuti originali e IA non vanno d’accordo
Una delle principali ragioni per cui l’IA non potrà sostituire completamente i professionisti della comunicazione è la mancanza di creatività genuina. Nonostante gli algoritmi avanzati, l’IA manca dell’intuizione e della capacità di pensare “out of the box” che contraddistinguono i creativi umani.
La creatività non è solo una sequenza di dati ma un processo che coinvolge emozioni, esperienze e una comprensione profonda della cultura umana, aspetti che l’IA potrebbe non essere mai in grado di replicare appieno.
Inoltre, motori di ricerca come Google premiano i contenuti originali e penalizzano quelli ripetitivi spesso prodotti dalle IA. Questo vale specialmente nei testi dei siti internet, che restano dunque appannaggio di esperti copywriter in grado di posizionare un sito certamente meglio di una intelligenza artificiale.
In questo frangente, il lavoro di questi professionisti può essere solo supportato dalle IA, utili spesso per l’individuazione delle parole chiave utili all’ottimizzazione in chiave SEO di un sito.
Una comunicazione efficace, infine, richiede un’intima comprensione delle emozioni umane e della cultura. Professionisti della comunicazione come i copywriter sono esperti nel creare messaggi capaci di colpire il pubblico target, mentre l’IA può analizzare solo dati e modelli.
Gestire il digital marketing con l’IA non paga
Il mondo della comunicazione è dinamico e in costante evoluzione. Le tendenze, le preferenze del pubblico e la cultura cambiano rapidamente, e i professionisti della comunicazione devono essere in grado di adattarsi prontamente.
Gestire la comunicazione digitale e il digital marketing di un’azienda con l’IA, che lavora basandosi su dati storici, significa avere difficoltà nell’anticipare e rispondere alle nuove tendenze con la stessa rapidità e intuizione di un esperto umano.
Digital Strategists e Social Media Manager hanno inoltre il compito di studiare il modo migliore di costruire relazioni con il target di un’azienda o di un brand. Questo compito è difficile da replicare per un’IA, che potrebbe mancare della sottigliezza necessaria.
Un capitolo a parte si aprirebbe se iniziassimo a parlare di contenuti grafici e video. Anche qui l’Intelligenza artificiale per la realizzazione di immagini e video social sta provando a prendere il sopravvento, ma chi vuole realmente costruire una comunicazione digitale efficace sa benissimo che la creatività di un vero grafico o videomaker non può essere sostituita da una grezza IA.
E queste sono solo alcune delle ragioni per cui la comunicazione digitale e la gestione dei social di un’azienda non possono essere affidati al “fai da te”.
Pensare che con l’aiuto dell’IA chiunque possa improvvisarsi esperto di comunicazione sarebbe un grosso sbaglio per un’azienda o un brand che vogliano ottenere significativi risultati dal digital marketing.
Affidarsi a veri professionisti è l’unica scelta che paga, farlo con Twister Adv può essere la vera svolta per mettere in moto tutti gli strumenti di promozione digitale che probabilmente la tua azienda non sta ancora sfruttando appieno.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!